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Terapia Neurale o Neuralterapia

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La scoperta della Terapia Neurale è stata sconvolgente per il mio percorso professionale nello studio delle nuove frontiere mediche e mi ha costretto a rivedere idee che credevo immutabili.

Capisco l’atteggiamento prudente dei colleghi che scuotono la testa perplessi e chiedono di “vedere per credere” perché anch’io scuotevo la testa perplesso pensandola allo stesso modo. Ma sono stati proprio i risultati a convincermi perché l’ho provata per la prima volta su me stesso (amici e ai miei parenti) e non su un paziente.

Il risultato fu strabiliante e ho cercato di conoscere meglio il metodo terapeutico riprendendo a studiare come uno studente universitario alle prime armi con “grande sete” di saperne sempre di più e per poter aiutare meglio i miei pazienti.

 

Fermo restando che la medicina tradizionale, che applico quotidianamente, é e rimane un caposaldo dei miei studi, auspico profondamente che altri medici comprendano l’importanza della Terapia Neurale (una tecnica centenaria tedesca) e trovino il mio stesso entusiasmo per approfondirla, arricchendo di stimoli sempre nuovi il lavoro dei colleghi.

 

Non si può sottovalutare che un numero sempre più grande di malati ha un vero e proprio rigetto per i metodi convenzionali e rifiuta di farsi curare se non con medicine alternative.

 

Il rischio a volte della medicina tradizionale è quello di non vedere il paziente nella sua globalità, ma nella frammentarietà dei singoli sintomi manifestati, dando importanza ai fattori patologici (batteri, virus, agenti ambientali) come causa di malattia (eziologia).

 

In Terapia Neurale invece si cerca un approccio olistico che non consideri unicamente il sintomo isolato ma consideri e curi la persona nella sua interezza, contrapponendosi alla medicina tradizionale secondo la quale il corpo è visto come un insieme di diversi organi curati separatamente l’uno dall’altro.

 

In altre parole con la medicina tradizionale, non vengono presi in considerazione gli aspetti emotivi, psicologici sociali, fisici e spirituali della salute e del processo di guarigione.

 

La Terapia Neurale non inventa nulla perchè si basa sugli studi di anatomia, neuroanatomia, fisiologia e neurofisiologia.

 

Ritengo, come tantissimi autori scientifici, che vi sia una triade indissociabile che agisce sempre contemporaneamente, cioè mente–cervello–corpo.

Fino a che la Medicina Tradizionale si ostinerà a ragionare solo sulla “cellula del corpo umano” e non sull’uomo nella sua totalità costituita da emozioni (ognuno di noi vive i propri sentimenti e avvenimenti della vita in modo del tutto personale), cervello (la nostra centrale di comando per la sopravvivenza e il mantenimento della specie) e corpo (l’unico campo d’azione che il cervello ha a disposizione), rischierà di non comprendere il significato della malattia e continuerà a ragionare sul sintomo isolato (considerato uguale per tutti i pazienti) e vi saranno degli insuccessi o successi parziali sulla malattia.

In cosa consiste la Terapia Neurale?

È una terapia classificata come terapia naturale infiltrativa, ben tollerata, moderna, efficace, con scarsissimi effetti collaterali e dal risultato spesso immediato.

La Terapia Neurale è uno straordinario metodo di cura, ancora poco conosciuto in Italia; nasce, infatti, in Germania circa 100 anni fa ed attualmente è praticata in strutture pubbliche e private di tutto il mondo (in alcuni paesi è addirittura mutuabile e consigliata dalle assicurazioni).

Si insegna all’Università in Germania, Spagna, Svizzera, Colombia e Italia (Napoli e in vari Corsi di perfezionamento all’Università di Siena). È supportata scientificamente da migliaia di pubblicazioni internazionali.

È un metodo ambulatoriale semplice e può agire velocemente con efficacia.

È un valido aiuto a tutti gli altri metodi terapeutici e può rinforzare un qualsiasi trattamento farmacologico della medicina tradizionale e non.

Non vi sono interferenze o interazioni farmacologiche con altri farmaci utilizzati dal paziente.

È praticato senza bisogno di apparecchi e strumenti medici sofisticati in quanto agisce interrompendo la trasmissione di uno stimolo irritativo, riprogrammando il Sistema Nervoso Autonomo detto Neurovegetativo e restituendo al “sistema di base” la sua autoregolazione.

 

Affinchè questa pubblicazione sia accessibile anche ai non addetti ai lavori cercherò di fare un quadro generale di che cosa sia la Neuralterapia e non affronterò il Sistema Neurovegetativo attraverso ricerche cliniche e risultati pubblicati nelle riviste mediche di tutto il mondo poiché di difficile comprensione.

Cenni storici

 

La Terapia Neurale incomincia in maniera casuale (come tutte le cose geniali) nel 1925, quando i fratelli Huneke, ambedue medici, videro scomparire improvvisamente una terribile e persistente emicrania della loro sorella, che aveva in precedenza tentato senza successo molte terapie.

Successivamente si accorsero che era stata somministrata erroneamente una piccola quantità di un anestetico locale, la procaina, in aggiunta all’antidolorifico.

La procaina fu scoperta nel 1905 nell’ambito degli studi sugli anestetici locali per la terapia del dolore, ma non fu utilizzata, tranne che per piccoli interventi odontoiatrici, perché aveva una durata troppo breve (solo circa 15 minuti).

 

La rapidità dell'efficacia terapeutica e la durata del periodo libero dal dolore (decisamente più lungo della durata dell’effetto anestetico) portò i due fratelli a pensare che avvenisse un’azione attraverso il Sistema Neuro Autonomo.

 

Nel 1940 i fratelli Huneke capirono l'origine di molte malattie, quando si rivolse a loro una signora sofferente di una periartrite, resistente ad ogni tentativo di cura con la minaccia di amputazione. Huneke le praticò la terapia che funzionava quasi sempre in casi del genere, questa volta però senza successo.

 

Fortunatamente la paziente tornò dopo qualche settimana perché la zona circostante una vecchia cicatrice si era infiammata tanto da darle molto dolore. Huneke fece delle piccole iniezioni sottocute nella zona infiammata e vide per la prima volta il cosiddetto "fenomeno del secondo": improvvisamente, nel giro appunto di pochi secondi, erano scomparsi i dolori alla spalla malata.

Sulla base di questo fenomeno, che poi fu osservato molte altre volte, Huneke elaborò la sua teoria di un "campo di disturbo" capace di provocare una malattia nei punti più lontani del corpo.

 

Provate ad immaginare, per esempio, un vulcano in eruzione. Ci sono due modi per espellere la lava:

  • La prima è una colata di lava che scorre lungo le pareti della montagna (nel nostro caso il sintomo è localizzato nel punto del dolore)
  • La seconda è una esplosione violenta verso il cielo fino a far arrivare la lava anche a chilometri di distanza (nel nostro caso il sintomo può essere, quindi, spostato in qualsiasi parte del corpo anche a distanza dal “campo di disturbo”)

Il "campo perturbante" agirebbe non tanto tramite batteri o tossine, secondo la vecchia teoria, ma attraverso il Sistema Nervoso Autonomo.

Nessun altro sistema infatti potrebbe spiegare una guarigione così veloce.

 

COME AGISCE LA TERAPIA NEURALE?

 

Sappiamo oggi che la salute è possibile quando il controllo del Sistema Nervoso Autonomo (che non dipende dalla nostra volontà) è perfetto: qualunque errore a tale livello comporta l’alterazione dei meccanismi di regolazione e quindi la malattia.

 

Il nostro corpo, e in particolare il Sistema nervoso, è attraversato da un continuo flusso di informazioni che, se ostacolato da fattori patologici (stressori vari come, ad esempio, batteri, virus, funghi, protozoi, parassiti, allergeni, pesticidi, farmaci, inquinanti, stress acuti o ancor peggio stress cronici, emozioni ecc.) può interferire sul corretto funzionamento degli organi.

 

La Terapia Neurale riequilibra e riattiva i naturali meccanismi di autoregolazione dell’organismo e quindi la capacità di guarigione del nostro corpo.

 

Le nostre cellule vivono e compiono il loro lavoro grazie a fenomeni elettrici; esse sono infatti costantemente “polarizzate”, cioè si comportano come piccole batterie sempre cariche. Ogni tipo di stimolo provoca una scarica della cellula chiamata “depolarizzazione” a cui segue una immediata ricarica detta “ripolarizzazione” grazie all’energia fornita dal metabolismo.

Passato l'effetto anestetico, la cellula mantiene per un certo tempo il potenziale recuperato, normalizzando le sue funzioni.

 

Pertanto la Neuralterapia funziona non per l’azione dell’anestetico locale (la durata dell’azione del farmaco è solo di 15-20 minuti e viene utilizzato a dosaggi di 0,1-1%) ma per il riequilibrio del Sistema Nervoso Autonomo che non dipende dalla nostra volontà.

 

La cellula patologica depolarizzata (scarica e bloccata) si ripolarizza (ricarica), aumentando la possibilità di normalizzare le sue funzioni e la sua integrità.

Può accadere però che, se gli stimoli patologici sono troppo forti o troppo ripetuti (ad esempio fisici, chimici, traumatici o stress cronici) alcune cellule non riescano più a ripolarizzarsi da sole, e quindi non funzionino più correttamente (restano sempre “scariche”).

 

Il fatto grave è che, con lo squilibrio elettrico, queste cellule sono un cosiddetto “campo di disturbo”, una zona di interferenza con tutto il resto del corpo, con effetti disturbanti su altri organi, anche a distanza, poiché il nostro corpo è una rete di interconnessioni.

Il campo di disturbo è una zona di tessuto patologico alterato che produce una malattia lontana attraverso la via neurovegetativa.

Il nostro organismo si comporta praticamente come un sofisticatissimo computer, nei cui circuiti, però, possono inserirsi, per vari motivi, dei segnali anomali. 

Tutto questo, alla fine, può tradursi in dolori o disturbi di ogni genere, anche in zone del corpo che, in apparenza, non hanno nulla a che fare con il problema d’origine.

La Terapia Neurale agisce quindi ripolarizzando ed eliminando i campi di disturbo, e ripristinando il normale potenziale elettrico delle cellule permettendo un’autoregolazione dell’organo o dell’apparato bloccato.

Si opera cioé una riconnessione dei circuiti del nostro corpo-computer.

Ecco perché la Terapia Neurale è da considerarsi una vera e propria medicina olistica poiché l’azione è totale e comporta soprattutto la partecipazione anche del livello emotivo dato che il Sistema Nervoso Autonomo (che non dipende dalla nostra volontà) è l'unico sistema informativo che attraversa tutto l'organismo poiché innerva le pareti dei vasi arteriosi, venosi e linfatici e, quindi, per la sua rapida capacità di reazione occupa il primo posto nello svolgimento iniziale di processi sia fisiologici che patologici.

 

Ecco perché quando si parla di Terapia Neurale definirla solo come terapia del dolore è estremamente e assolutamente riduttiva poiché ha un effetto terapeutico olistico e quindi molto più ampio rispetto alla semplice azione dell’anestetico locale.

 

I dati scientifici a livello internazionale dimostrano che la “via nervosa” è la più veloce del nostro corpo poichè trasporta, ad ogni contatto fra un nervo e l’altro, circa 100.000 informazioni al secondo (provate a immaginare che nel corpo umano ci sono 88 trilioni di cellule, quindi, un numero infinito di dati che passano ad ogni secondo).

 

I “Campi di disturbo” possono essere frequentemente costituiti da:

 

  • cicatrici chirurgiche (ad esempio: appendice, ernia, cesareo, episiotomia, ecc.. Anche l’ombelico viene considerato la nostra prima cicatrice.) o fratture.

  • denti

  • tonsille o cicatrici tonsillari

  • seni paranasali

  • sfera ginecologica o andrologica

  • sfera gastro-intestinale detta plesso solare

  • disturbi psichici

 

Una vecchia cicatrice da intervento di asportazione dell’appendice anche se perfettamente rimarginata, potrebbe essere causa per tantissimi anni, ad esempio, di una cefalea cronica, oppure di un dolore persistente a un ginocchio o qualsiasi altra patologia.

Tali disturbi potrebbero migliorare con il tempo e con le terapie, ma non potranno mai completamente sparire a meno che non venga trattata proprio quella cicatrice, divenuta “campo di disturbo”.

 

A chi non è mai capitato di avere problemi alla cervicale, ad un ginocchio, alla regione lombare (sciatalgia) o altri sintomi dolorosi di qualsiasi tipo dopo aver subito un intervento chirurgico o un qualsiasi trauma?

 

Le cicatrici più pericolose sono quelle di vecchia data (anche da bambini), esuberanti, rigide, dure, rilevate tipo un cheloide, che fanno prurito, che si arrossano o che diventano fastidiose quando cambia il tempo e quando sono poco mobili o attaccate all’area sottostante la cicatrice stessa (ad esempio un osso).

 

Non esiste un altro metodo terapeutico che riesca a trattare queste malattie riferibili a “campi di disturbo” in modo così completo da un punto di vista diagnostico e terapeutico.

In cosa consiste la metodica della Terapia Neurale?

 

La metodica consiste nel trattare i punti patologici con iniezioni sottocute, intramuscolo, endovena o vicino alla vena, intraarteriose, di piccole quantità di sostanza a bassa concentrazione 0,1-1% (oggi si usano procaina cloridrato senza eccipienti o lidocaina, ecc..) prima localmente dove c’è dolore ed eventualmente in determinati punti critici di regolazione (alcuni sono gli stessi dell’agopuntura), poi successivamente nella sede del “campo di disturbo” (cicatrici, zona traumatizzata, focolaio cronico), o nei plessi nervosi, ecc.

 

In Neuralterapia sono stati utilizzati, in passato, diversi preparati (Procaina cloridrata nel 46% dei casi, Pascoe Agil Hom 28%, Carbosteina 7%, Xilocaina 5% ecc...) e se non si ha un sovradosaggio, vi sono scarsi effetti collaterali e raramente si manifesta senso di nausea e vertigini per pochi minuti.

Ci può essere la formazione di lividi o ematomi dati dalla iniezione locale o raramente infiammazione nei punti dove si applica.

La letteratura a disposizione, a tutt’oggi non riporta casi di reazioni allergiche (solo se usata pura sotto forma di cloridrato senza eccipienti).

Tale sostanza viene eliminata dal corpo nel giro di 15-20 minuti lasciando un effetto benefico anche e soprattutto sul tono dell’umore, poiché possiede un’azione regolatrice su ogni tipo di cellula.

 

Vi sono delle controindicazioni all’esecuzione della Terapia Neurale come l’insufficienza renale, epatica e cardiaca scompensata, l’utilizzo di terapie anticoagulanti, la miastenia gravis e i disturbi della conduzione cardiaca.

 

 

Cosa può essere curato con la Neuralterapia?

Il campo delle indicazioni terapeutiche è molto ampio e comprende qualsiasi disturbo di tipo funzionale. Nello specifico sono indicate:

  • cefalea cronica, emicranie, nevralgie
  • tutte le forme reumatiche, artritiche, artrosiche, comprese quelle traumatiche, sportive, lombaggini, sciatalgie ecc..
  • manifestazioni cutanee, malattie dell’orecchio, gastro-intestinali, broncopolmonari, vascolari e di qualsiasi altro organo o apparato
  • distonie neurovegetative ed endocrine tipo ipo-ipertiroidismo, disturbi ginecologici o andrologici, ecc..

 

L’ elenco delle indicazioni terapeutiche sovradescritte potrebbe far pensare alla classica panacea per tutti i mali e probabilmente non è così, però i risultati cui mi trovo di fronte sembrano eclatanti e sorprendenti

 

(Si prega di leggere le numerose testimonianze presenti nel sito).

 

In alcuni casi si vedono disturbi di vecchia data, resistenti a qualsiasi terapia (tradizionale o naturale) sparire improvvisamente dopo la prima applicazione.

Altre volte sono necessari diversi cicli affinché il paziente avverta la remissione dei sintomi.

 

Purtroppo con questa tecnica non è possibile dire quante sedute necessitano (è una domanda frequente che mi viene posta in fase di consulenza) poiché è impossibile trovare gli stessi campi di disturbo con i sintomi correlati uguali fra un paziente e l’altro.

Se il dolore si ripresenta, ogni nuova infiltrazione del principio attivo tende a prolungare il periodo privo di disturbo fino ad ottenere spesso una guarigione completa.

Altre volte i sintomi migliorano ma non passano completamente e, in alcuni casi, c’è l’insuccesso del metodo terapeutico (come in tutte le altre medicine naturali e tradizionali).

 

Non mi stancherò mai di ripetere che la Terapia Neurale non è solo una terapia del dolore ma ha un’azione molto più ampia e generale.

 

Ha una azione anche sulla “e-motion” (“e” come energia aggiunta a “motion” come movimento quindi energia in movimento).  

 

Attraverso il Sistema Nervoso Autonomo vi è, pertanto, un approccio olistico (vengono presi in considerazione gli aspetti emotivi, psicologici, sociali, fisici e spirituali della salute) che implica una visione globale e unitaria della persona e va oltre gli aspetti frammentari manifestati dai sintomi.

 

Questo innovativo metodo terapeutico non inventa nulla ma ha una logica base scientifica chimica, fisica, anatomica, neuroanatomica, fisiologica e neurofisiologica, patologica ben precisa.

 

La professionalità, la “voglia e curiosità di ampliare la mia cultura medica” impone il proseguimento dei miei studi ed applicazioni verso altre nuove tecniche mediche (leggere gli altri miei campi di approfondimento) ma sono sempre più convinto che la Terapia Neurale sia una pietra miliare nella cura di patologie acute e croniche.

 

Dott. Franco Donati

P.I. Dott. Franco Donati: 03502100377
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